Storia della carta igienica

By 5 Settembre 2017Luglio 29th, 2020Senza categoria

La composizione della carta igienica è differente dagli altri tipi di carta (ad esempio quella usata per i fazzoletti) perché è in grado di disfarsi con l’acqua e di decomporsi più rapidamente. Il primo utilizzo della carta igienica risale al XIV secolo in Cina, uso riservato alla famiglia imperiale.

Nel 1857 negli Stati Uniti d’America viene prodotta industrialmente la prima carta per uso igienico, poi nel 1879 la Scott Paper Company a Philadelphia mette in commercio la prima carta igienica in rotoli continui, seguiti poco dopo da quelli suddivisi in fogli, uniti tra loro da perforazioni in modo da poterli strappare e utilizzare singolarmente.

Nel 1942 viene prodotta nel Regno Unito la prima carta a doppio velo, la St. Andrew’s Paper Mill, primo prodotto ad avere una carta più soffice e robusta. In Italia la carta igienica fu considerata un lusso fino alla seconda metà del XX secolo, fino a che divenne un prodotto di uso popolare. Il formato più diffuso è il rotolo bianco a doppio velo goffrato, ma sono disponibili sul mercato rotoli colorati o decorati, profumati o a più veli.

Una curiosa questione, oggetto di studi sociologici e dibattiti di costume (in particolar modo nei paesi anglosassoni), legata all’utilizzo della carta igienica è quella dell’orientamento del rotolo posto nel portarotolo. Considerando un portarotolo il cui asse orizzontale sia parallelo al muro, la carta può pendere sopra e davanti al rotolo stesso, approccio over, oppure sotto e dietro ad esso, approccio under. La scelta, quando non è casuale, risponde in massima parte a preferenze personali dettate dalle abitudini o dalla comodità.

Nel 2015 si è ritrovato il brevetto del 1891 di Seth Wheeler, e qui l’estremità del rotolo sta all’esterno, ovvero “sopra”.